Dichiarazioni di Gualtiero Alunni Portavoce del Comitato No Corridoio Roma – Latina
Oggetto: Risposta alla Presidente Polverini in merito alla lettera pubblicata su “Il Messaggero”.
Nelle “60 puntuali e dettagliate azioni di governo” riportate nella lettera Lei dichiara: “In particolare mi è chiarissima la necessità dell’adeguamento della Roma-Latina, non è più possibile assistere allo stillicidio di incidenti quotidiani. Mi impegno a mettere in campo da subito tutte le risorse disponibili per la messa in sicurezza dell’arteria”. Se ci fermassimo a questo, saremo d’accordo e Le consiglieremo di chiedere che gli 800 mln della quota pubblica per costruire l’autostrada Roma-Latina vengano stornati per l’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina. Ma ha continuato: “sul piano della viabilità regionale andremo molto oltre: vogliamo riprendere il progetto del corridoio tirrenico meridionale da Fiumicino a Formia e realizzare la Cisterna-Valmontone”. In riferimento a quest’ultima affermazione, Lei in campagna elettorale dichiarava su SKY, facendo una enorme gaffe: “difatti pochi giorni fa l’ho percorsa nel tour elettorale”. Dato che per fortuna ancora non esiste, poteva almeno dichiarare che l’aveva sognata nei suoi incubi notturni!
La riesumazione del progetto della Giunta Storace, che per la sua lunghezza di oltre 130 km verrebbe a costare almeno 4.000 milioni di euro, essendo in project financing, lo Stato e quindi tutti i cittadini “contribuiranno” per il 40%, sborsando 1.600 milioni di euro per un’opera inutile, perché è nota a tutti l’impossibilità dell’ingresso a Roma e non si risolverebbe neanche costruendo il secondo GRA, che sposterebbe, danneggiando e aumentando le file, il traffico sulle altre consolari. Quindi, la buona amministrazione vorrebbe che s’intervenisse con l’unica soluzione sostenibile e cioè l’ottimizzazione dell’intermodalità, la riduzione dei tempi di percorrenza, dei costi e dell’inquinamento: la costruzione della metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea e il potenziamento delle attuali reti ferroviarie. Così facendo si porterebbe ad attuazione anche il Suo auspicio Presidente Polverini: “Una mobilità accessibile ed efficiente si garantisce con investimenti nelle infrastrutture del trasporto pubblico regionale e nel materiale rotabile. Solo così si potrà rilanciare il trasporto ferroviario da e verso la Capitale e le altre principali località laziali, e conquistare una effettiva integrazione ferro-gomma”.
Le chiediamo di recedere da quanto ha ulteriormente dichiarato: “promuoveremo rapidamente un Accordo di programma quadro con il ministero delle Infrastrutture, il comune di Roma e le province del Lazio proprio per indirizzare le risorse su questi investimenti prioritari”.
Per non andare sulla cattiva strada La invitiamo, prima che prenda decisioni affrettate, a confrontarsi democraticamente con le Comunità locali, le Associazioni e i Comitati al fine di trovare insieme una soluzione condivisa e partecipata. Diversamente, come accaduto ai suoi predecessori, si troverà a dover fronteggiare una dura opposizione sociale degli agricoltori, degli ambientalisti, dei pendolari e delle comunità dell’agro romano e del pontino.
Di potenziali “Attila devastatori” ne abbiamo avuti abbastanza, speriamo che la Regione Lazio avendo per la prima volta una donna come Presidente, voglia ascoltare i cittadini e non i soliti poteri forti speculativi.
Aprile 2010
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