martedì 23 dicembre 2014

Roma - Una trasformazione travestita da Stadio

Di Gualtiero Alunni

Roma. Una speculazione travestita da stadio

A Roma si sta giocando una partita dove gli arbitri indossano la divisa nera della speculazione edilizia. Da una parte c'é la squadra della Giunta Marino, che non vede schierato in campo l'Assessore Ozzimo, squalificato per somma di corruzioni. Oggi ci troviamo ai tempi supplementari, nel pieno dello scandalo di “Mafia Capitale”, dove molti giocatori istituzionali sono stati ammoniti o espulsi da un arbitro con la toga. In questa partita, dove lo specchietto per le allodole è il nuovo stadio della Roma, non viene usata la regola del fuorigioco, così da consentire cubature fuori piano regolatore, con la tattica delle compensazioni e degli accordi di programma. La foto del progetto - ripresa da siti statunitensi - rende esattamente l'idea della s/proporzione tra le cubature e il cemento destinati allo stadio ( più o meno il 20%) e tutto il resto.
Passiamo alla cronaca.
La vera natura dell'opera che si vuole fare in parte sull'ex ippodromo di Tor di Valle, sarà la realizzazione di un milione di metri cubi, gran parte dedicati a tre grattacieli alti cento metri ciascuno e a un centro commerciale, di cui il vicino Stadio, sarà solo la ventesima parte. La “magia” della trasformazione dal solo Stadio a Mega Centro Direzionale avverrà attraverso una errata applicazione del “contributo straordinario”. Il Piano Regolatore Generale (PRG) stabilisce che il 66% dei plusvalori immobiliari generati da una trasformazione, la cui sostenibilità urbanistica deve essere accertata prima di ogni altra cosa, tornino alla città. Con queste risorse, si devono realizzare opere pubbliche che migliorino la vita dei cittadini. Qui invece, con le opere previste, si stravolgono le norme di PRG, soprattutto con le infrastrutture di trasporto: il prolungamento linea B di una fermata, l'adeguamento delle via Ostiense/via del Mare, da Tor di Valle fino al GRA, il nuovo ponte carrabile sul Tevere e il raccordo tra l'autostrada Roma – Fiumicino e la via Ostiense, servono a far entrare e uscire gli spettatori dallo Stadio e a rendere facilmente accessibile dall’aereoporto di Fiumicino il Business Park.
Su questa partita incombono una diffida sulla proprietà dei terreni e ben tre esposti alla Procura della Repubblica di Roma per gli enormi profitti che la Società costruttrice (Parnasi & soci amerikani) potrebbe ottenere. Un giocatore, che diversamente dal passato, si è incamminato sulla “cattiva strada”, è l'Assessore Caudo che fa “melina”, con il ritornello che i costi dell'opera sono a totale carico dei privati, ma non dice il vero, perché gran parte, saranno sostenuti dalla collettività già gravata dalla crisi economica.
Irresponsabile è la scelta del campo da gioco della speculazione.
L'area è ubicata vicino all'ansa del fiume Tevere, classificata ad alto rischio idrogeologico dall'Autorità di Bacino. Non vorremmo che si faccia la fine dei Mondiali di nuoto, con opere incompiute,con l'aggravante del dubbio interesse pubblico. Con questa localizzazione, non è sbagliato pensare, che invece di una partita di calcio-cemento, nell'immediato futuro, si possa giocare una partita di palla nuoto.
Non è difficile preventivarlo, visto che l'impatto sul territorio sarà pesantissimo, sia dal punto di vista idrogeologico, ambientale – paesaggistico e della sicurezza in generale. L'assenza di una seria e approfondita analisi sulla reale pericolosità dell'area e di come l'aumento sconsiderato della esposizione, in seguito alle nuove costruzioni per migliaia di famiglie, inciderà nella valutazione di rischio.Lo squilibrio economico-finanziario è evidente in questo progetto, visto che l'implementazione dei servizi e delle attività accessorie, funzionali e pertinenziali alla struttura sportiva, sarà usato per compensare l'enorme costo (270 milioni) delle opere d'urbanizzazione necessarie, a fronte dell'esorbitante cifra di 340 milioni del costo dello stadio.
Quindi, dal punto di vista delle infrastrutture per la mobilità e le opere di urbanizzazione, il loro costo abnorme è funzionale all'intera trasformazione urbanistica e non al solo stadio o alla riqualificazione della zona. La concessione dei diritti edificatori, per circa un miliardo di euro, serve a compensare i costi di urbanizzazione che risultano principalmente funzionali alle opere compensatrici. Una spirale infernale, in grado di divorare territorio e risorse pubbliche a danno dei cittadini!
Marino e Caudo possiamo considerali due bari, che oltre tutto, hanno bruciato le tappe di un iter amministrativo, mai visto per altre opere urgenti necessarie alla città. Anche in questo caso è partita una denuncia contro il Comune di Roma per il reato di falso ideologico e cioè di menzogna in atto pubblico, perché non esiste per tale opera, l'interesse pubblico, ma solo l’interesse privato.
Il Sindaco Marino, messo in difficoltà dal pressing sociale, vuole trasformare il Campidoglio in uno Stadio e forte della disinformazione che ha fatto “bere” ai tifosi della Roma, li ha invitati in Consiglio Comunale per sostenere l'approvazione della delibera n.83/14.
Se a Natale troveremo sotto l'albero la devastazione/cementificazione di Tor di Valle, vorrà dire che la partita l'avranno persa tutti i cittadini romani e i romanisti, ma l'avranno vinta gli amerikani della Goldman Sachs, Nike e Walt Disney portati nella Capitale da Pallotta, con il collaborazionismo interessato di Parnasi e dell'utile idiota di Marino.

mercoledì 17 dicembre 2014

AUGURI ECORESISTENTI PER UN 2015 SENZA DEVASTAZIONE AUTOSTRADALE!


Liberi, onesti, resistenti. I Comitati fischiano nelle orecchie al Pd

 A cura del Comitato No Corridoio Roma-Latina

    Liberi, onesti, resistenti. I Comitati fischiano nelle orecchie al Pd
In una sera autunnale, dopo la caduta di tante “foglie” della politica criminale di “mafia capitale”, il PD di Roma ha indetto il 10 Dicembre, una Riunione dei suoi iscritti e simpatizzanti presso il Centro Culturale “Elsa Morante” nell'omonima piazza nel quartiere popolare del Laurentino 38. Lo spazio del Centro è troppo piccolo e nonostante siano pochi i presenti, soprattutto istituzionali del PD dei municipi e del Comune di Roma più un nutrito gruppo di giornalisti e telecamere, l'incontro è stato spostato fuori dal Centro. Insomma, gli iscritti e i simpatizzanti, a cui era stato rivolto l'invito a partecipare, hanno disertato come pure la cittadinanza del quartiere. Le duecento persone che hanno ascoltato all'aperto gli interventi di Zingaretti, Orfini, Marino e Santoro, sono un numero estremamente misero, se si pensa che gli iscritti al PD di Roma sono oltre 8.000.
Un fuori programma, puntuale, alle ore 17,00, lo hanno praticato gli attivisti del Comitato No corridoio Roma-Latina che, dopo aver srotolato il loro striscione, ad ogni arrivo degli oratori piddini, hanno gridato slogan come: “Fuori la mafia dalla Stato”, Liberiamo Roma”, “La devastazione non passerà, l'autostrada non si farà” - vedi il video -Ad ogni bordata di slogan, i giornalisti che accorrevano verso il politicante di turno, facevano “l'onda” spostandosi verso coloro che contestavano. La tensione con alcuni supporter del PD presenti, è salita alle stelle, fino a sfiorare la rissa. Il culmine della provocazione si è raggiunto quando l'ex segretario romano e ora deputato del PD, Miccoli, avvicinandosi minaccioso al portavoce del Comitato lo apostrofava: “voi parlate come Carminati”, secca la risposta: “gli amici dei fascisti e dei mafiosi sono i corrotti del tuo partito come Ozzimo, Patanè e Coratti”. In piazza c'erano anche i militanti di Ross@ che hanno espressamente chiesto con un volantino, le dimissioni del Sindaco e della Giunta, e un gruppo del M5S che gridava “vergogna, tutti a casa”.
Veniamo ora agli interventi : Il Commissario del PD di Roma, Matteo Orfini ha, tra l'altro, dichiarato:“il PD a Roma è stato teatro di un'infinita guerra fra bande, che infeudavano dal parlamentare all'ultimo consigliere comunale”. Poi Orfini ha scomodato perfino la storica scuola di formazione del Pci: "Bisogna costituire una 'Frattocchie' dell'anticorruzione, per formare e dare gli strumenti atti a contrastare la corruzione ai consiglieri comunali. Ha concluso: “Un partito non può funzionare così, va raso al suolo e ricostruito”.
E Marino dà la colpa alla precedente Giunta: "Ci sarà qualcuno che nel nostro partito ha sbagliato, ma l'impianto criminale nasce nella destra di Alemanno”
Zingaretti: “evitare lo schifo di chi si chi si comprava pacchi di tessere o pagava la propria sezione.”
Insomma, tra rimpallo delle responsabilità e lo scarico delle colpe perfino ai circoli del PD, questa assemblea non ha parlato alla città, ma è stata fortemente autoreferenziale e contraddittoria, se vogliamo essere buoni.
Difatti, i problemi che strangolano le masse popolari della sterminata periferia metropolitana, sono rimasti fuori da questo contesto. Nemmeno una parola sulle privatizzazioni selvagge dei servizi a partire dal sociale, sulle cementificazioni, sulle nocività delle discariche e degli inceneritori, sulle case vuote e sulla povera gente senza case, sulle devastazioni autostradali, sul costo della vita, sulla disoccupazione e sulla precarietà.
Poco prima della conclusione, alcune attiviste del Comitato No corridoio hanno chiesto a Marino di poter far parlare un loro rappresentante. Nonostante la ritrosia di molti funzionari piddini, il Sindaco ha acconsentito. Nel prendere la parola, lo storico Portavoce del Movimento Nocorridoio, Gualtiero Alunni, ha chiesto un incontro urgente con Marino e Zingaretti, per l'immediato ritiro della grande e inutile opera dell'autostrada a pedaggio, fonte di devastazione, disoccupazione e corruzione. Ha rilanciato un accorato appello all'adeguamento in sicurezza della Via Pontina, che solo negli ultimi 20 anni, ha lasciato sull'asfalto 600 pendolari, morti per incidenti stradali. Marino, ha ripreso la parola, impegnandosi a promuovere un incontro con una delegazione di cittadini del Comitato.
Questo raduno, estraneo al quartiere popolare e lontano dai suoi gravi problemi sociali, con un fare molto depresso e sconsolato, è poi defluito e ha abbandonato l'area del Centro Culturale, con più interrogativi di quanti ne aveva prima dell'incontro. Se si vuole liberare Roma dalla mafia, dalla criminalità e dai fascisti, non saranno certo queste iniziative che lo potranno e lo vorranno fare, ma solo le masse popolari LIBERE, ONESTE E RESISTENTI.

lunedì 15 dicembre 2014

Corteo su Cemento=Mafia PARTECIPIAMO!

L’Agro romano non può morire per mafia e corruzione.
il 18 DICEMBRE 2014 SCENDIAMO IN PIAZZA ore 18,oo partenza da Via Millevoi
Il Comitato No Corridoio aderisce e partecipa
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sabato 13 dicembre 2014

INVITO a PIZZA con gli attivisti NOcorridoio/NObretella


Le “pizze”, a quelli che se le meritavano le abbiano già date, adesso siete tutte/i invitate/i alla PIZZA ECORESISTENTE con gli attivisti del movimento Nocorridoio/Nobretella per farci gli AUGURI DI NATALE e di un 2015 senza devastazioni autostradali
MERCOLEDI 17 Dicembre 2014 ore 21,00
Ristorante Pizzeria “Porta del Sole” Via Sarsina, 140 a/b – Vitinia (Roma)
MENU' 15 euro + un obolo volontario per la causa:
Focaccia rossa
Antipasti: Bruschetta, Supplì, patatine, crocchette
Pizze a scelta
Bevande
Caffè
Prenotazioni: su profilo FB: Comitato No Corridoio - nocorridoio@tiscali.it – 3332152909

Foto: Le “pizze”, a quelli che se le meritavano le abbiano già date, adesso siete tutte/i invitate/i alla PIZZA ECORESISTENTE con gli attivisti del movimento Nocorridoio/Nobretella per farci gli AUGURI DI NATALE e di un 2015 senza devastazioni autostradali
MERCOLEDI 17 Dicembre 2014 ore 21,00
Ristorante Pizzeria “Porta del Sole” Via Sarsina, 140 a/b – Vitinia (Roma)
MENU' 15 euro + un obolo volontario per la causa:
Focaccia rossa
Antipasti: Bruschetta, Supplì, patatine, crocchette
Pizze a scelta
Bevande
Caffè
Prenotazioni: su questo profilo FB - nocorridoio@tiscali.it – 3332152909

mercoledì 10 dicembre 2014

Diamo gambe all'altra città, contro il cuore di tenebra su Roma


Diamo gambe all'altra città, contro il cuore di tenebra su Roma
Di Gualtiero Alunni
La scoperta a Roma, da parte della magistratura della “mafia capitale” ha scoperchiato un sistema di potere putrefatto dalle sue fondamenta. Tristemente note sono le esternalizzazioni, le liberalizzazioni, le privatizzazioni che negli ultimi 20 anni hanno sostituito il welfare sociale pubblico, regalando milioni di euro al profitto privato. La prima ad essere sul banco degli imputati è la legge di privatizzazione dei servizi a partire dal settore sociale. Le decine di “Società dello sfruttamento e dell'accaparramento” chiamate impropriamente Coop sociali, hanno avuto dagli anni '90 l'autorizzazione (leggi accreditamento) ad approfittarsi del disagio e della sofferenza umana degli ultimi: i migranti, i rom, i diversamenti abili e i poveri, con lo scopo di arricchirsi legalmente. La coop 29 Giugno, che è solo l'iceberg della rete di corruzioni, di clientele e di connivenze e forse, per le modalità emerse dall'inchiesta, con i suo intrecci fascio-mafiosi, quella senza scrupoli e criminale. Chi interpretava la cooperazione nello spirito solidale e di vero servizio, è stato emarginato, non ha avuto vita facile o gli sono state assegnate solo le briciole dell'assistenza.
A farne le spese sono stati soprattutto gli strati popolari della sterminata periferia metropolitana. Dalle Giunte Rutelli a quelle Veltroni le coop accreditate erano per la stragrande maggioranza riconducibili ai partiti della maggioranza di centro sinistra, comprese quelle di estrazione cattolica. Poi è arrivato Alemanno che ha espulso le poche coop trasparenti favorendo ulteriormente le grandi “coop” politicamente trasversali. Vanno evidenziate altre due cicche di Aledanno: parentopoli e il tentativo di approvare altri 27 milioni di metri cubi di cemento oltre quelli già previsti dal PRG. I vari Bettini e Marroni e tutto l'apparato PDS/DS/PD, sono stati da sempre i registi degli accordi con i poteri forti dei vari settori che hanno svenduto la città di Nathan e di Petroselli. Per fare alcuni esempi basta citare i veri padroni di Roma: Caltagirone, Parnasi, Mezzaroma ed altri (cementificazione), Cerroni (rifiuti), Benetton e Salini-Impregilo (mobilità), la finanza delle Banche (Unicredit e Intesa San Paolo).
Ruota di scorta a sinistra Nieri (SEL) vice Sindaco di Roma e stato colui che ha portato Marino presso la coop "sociale" 29 Giugno, la quale ha finanziato con 30mila euro la campagna elettorale del Sindaco e fino a pochi mesi ha ricevuto appalti per 60 milioni di euro.
La coppia kriminale Carminati/Buzzi, per dichiarazioni di un ex poliziotto, collaborava con i servizi segreti, proprio quando nella guerra di mala per il controllo della Capitale, negli ultimi anni, sono state uccise 200 persone.
A questo capitolo vergognoso dobbiamo aggiungere la politica devastante e nociva di tutte le Giunte, da 30 anni a questa parte, contro la salute dei cittadini e l'aggressione del cemento a quello che rimane dell'agro romano. Da Malagrotta, la più grande cloaca d'Europa, al nuovo PRG da 70 milioni di metri cubi con il suo cavallo di troia degli “Accordi di programma” che permettono varianti fuori piano e guarda caso portano colate di cemento nelle aree verdi, agricole e a servizi. Come non ricordare le centinaia di posti macchine del Piano Urbano Parcheggi (PUP), l'odierno parcheggio sopra la Stazione Termini (1.300 posti auto, qualche decina di posti moto e un centro commerciale), i Punti Verdi (grigi) Qualità (PVQ), i 10 art.11 funzionali anch'essi a togliere verde e servizi ai quartieri di edilizia popolare, l'autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e il raddoppio dell'aeroporto di Fiumicino.
Corruzione o non corruzione, chi ha amministrato e amminestra la Capitale, ha comunque legittimato l'ennesimo sacco di Roma, ha favorito gli avvoltoi prenditori di appalti pubblici, ha disumanamente affondato il coltello del profitto, nella disperazione e sulla pelle di migliaia di poveri cristi.
Chi più, chi meno, questa è la colpa di tutte le Giunte che si sono succedute, altro che “mele marce”, ci troviamo davanti ad un sistema di potere senza scrupoli, ad una lotta di classe contro le masse popolari a cui questi politicanti sono allineati e consapevoli.
Gli uomini e le donne liberi/e, onesti/e e resistenti, in questo quadro pieno di ingiustizia, non hanno “giunte amiche” e “partiti amici”!
Non si può non ricordare Pablo Neruda: “Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, chi rinuncia ad inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati”.
Rovesciamo il tavolo, diamo voce e gambe alla città di sotto, contro le tenebre fascio-dem-mafiose.

L'autostrada è tra i 40 progetti finanziabili dall'UE



Una Storia infinita: i predatori della nostra terra non mollano e nemmeno NOI!
Se si andrà avanti sarà calpestato il "Libro bianco della Mobilità" dell'UE. Il Piano Juncher "illustra" 40 progetti finanziabili dalla metà del 2015, tra cui l'autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina di 2.700 milioni di euro.

venerdì 5 dicembre 2014

I 408 milioni del Cipe per la messa in sicurezza sono una bufala!

Dopo l'Assemblea Pubbica 1/12/14 dei Nodi NOcorridoio/NObretella, la cons reg.le Valentina Corrado, ha posto questo problema al Dip.to Bilancio e ha ricevuto come risposta documentativa la delibera del 2/8/13 dell'autostrada/bretella. Quindi pensiamo che vi sia stata una erronea interpretazione del procuratore della Corte dei Conti anche per quanto riguarda l'importo complessivo.
Alla luce dei fatti Valentina procederà come segue:
-.scriverà direttamente al procuratore per avere delucidazioni o conferma delle supposizioni;
- scriverà alla società autostrade del lazio per capire se intendono proseguire con la gara, nonostante i rilievi (censure) fatti dall'autorità anticorruzione;
- continuerà a cercare Refrigeri e se avrà novità ce le comunicherà in tempo reale.

3^ PROROGA DEI TERMINI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE GARA AUTOSTRADA

SE NON FOSSE UNA COSA SERIA, SIAMO ALLE COMICHE!
3^ PROROGA DEI TERMINI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE CHE COMUNQUE NON RISPONDE ALLA CENSURA DELL'ANAC...
“Prendendo atto del ristretto tempo a disposizione dei Concorrenti per ottemperare a tutte le osservazioni inserite nelle note di riscontro al quesiti,si ritiene opportuno, nell'ambito dell'approfondimento in corso dell'iniziativa, prorogare il termine di presentazione delle offerte della procedura in oggetto alla data del 18 febbraio 2015 alle ore 12,00 – pena esclusione.
La prima seduta pubblica si terrà il 19 febbraio 2015 alle ore 10,00 presso Autostrade del Lazio – c/o ANAS – Direzione Generale – Unità Gare e Contratti, Via Mozambano,10 – ROMA.”
p.s.: gli errori grammaticali sono a cura di Autostrade del Lazio!