COMUNICATO STAMPA CONGIUNTOdei Comitati NO corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera e NO bretella Cisterna-Valmontone.
Oggetto: 2 Febbraio 2016 - Incontro con l'Assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio, Refrigeri.
Un muro di gomma, d'asfalto e di cemento! Questa è in sintesi la conclusione dell'incontro che per la prima volta e con una sola voce unitaria contro la devastazione dell'autostrada/bretella a pedaggio, una delegazione socio-istituzionale, composta dai rappresentanti dei nostri Comitati, dai Sindaci di Pomezia e Ardea, dall'Assessore all'Ambiente del Comune di Cori, dal prof. Tamburrino, si è vista rispondere dall'Assessore Refrigeri e dal Presidente di Autostrade del Lazio, avv. Stajano.
Il Portavoce del Comitato No corridoio, Alunni, ha chiesto di sapere a che punto era l'iter del progetto autostradale. L'ing. Stajano rispondeva che le procedure di gara si concluderanno nei prossimi giorni-settimane, con l'assegnazione provvisoria dell'opera.
Nel prendere la parola, l'ing. Tamburrino, per svuotare le ragioni dell'inutile autostrada, illustrava i dati di Eurostat sul trasporto merci, passeggeri e del consumo energetico, a dimostrazione di un considerevole riduzione negli ultimi anni delle percentuali complessive. Inoltre, metteva in evidenza i dati dello studio trasportistico ufficiale di cui sottolineava l'80% del traffico pendolare in entrata a Roma, solo l'8% verso l'Appia e il 12% verso la Roma-Fiumicino. Il numero di macchine/ora di punta che veniva calcolato nelle 2.600 attuali e nelle 4.200 all'entrata in esercizio dell'autostrada. Considerato che nella delibera, la verifica dei flussi di traffico si dovrà fare ogni 5 anni, se i volumi di traffico si attesteranno a numeri più bassi di quelli preventivati, questo sarà addebitato al rischio d'impresa o interverrà in soccorso ai privati lo Stato come per la BREBEMI?
La risposta dell' avv. Stajano è stata lapidaria: “Questi dati vanno interpretati”. Invece, la risposta, incredibile per leggerezza, di un' altro tecnico di Autostrade del Lazio, ing. Soccolato, è stata che non avendo i documenti a portata di mano, farà avere il tutto, nei giorni seguenti...
Nel suo intervento, il Portavoce Nocorridoio, Alunni, ha elencato tutti i pesanti e i negativi impatti socio-ambientali-economici dell'opera sui cittadini, sui pendolari, sugli agricoltori e sull'ambiente. Ha sottolineato la continua traumatica insicurezza della Via Pontina, con i suoi incidenti, i suoi morti, i suoi costi sociali. Ha continuato nel denunciare che i benefici saranno solo per le Imprese private e i costi per i cittadini che si troveranno costretti a pagare il fardello del pedaggio, con la beffa di continuare a fare file interminabili. Ha denunciato anche l'immobilismo del TAR del Lazio che, dopo aver rigettato la nostra richiesta di sospensiva, dopo due anni non ha messo ancora in calendario la prima udienza di merito del nostro Ricorso. Per questi motivi, ha fatto un estremo appello all'Assessore, di bloccare l'iter dell'opera e contestualmente, aprire un percorso partecipativo per ascoltare e discutere con i cittadini.
Il Portavoce del Comitato No bretella, Bisini e l'Assessore all'Ambiente di Cori, Zampi, hanno denunciato l'impatto sul monumento naturale del lago di Giulianello, sulla Via Francigena del Sud, sulle attività agricole di eccellenza (vite, ulivi) che insieme al turismo, l'amministrazione vuole rilanciare considerato il crollo e la chiusura delle attività industriali.
Il Sindaco di Pomezia, Fucci, ha dichiarato che l'autostrada non serve al territorio e alle sue economie. Nel chiedere di fermare l'assegnazione del progetto autostradale ha dichiarato che se c'é la volontà politica questo si può fare. Ha portato come esempio la modifica del progetto finanziato dalla RFI sul suo territorio.
Il Sindaco di Ardea, Di Fiori, ha denunciato l'assenza di qualsiasi confronto con la Regione, l'impatto su zone storiche come “Caronti”, l'isolamento della città e di quel che rimane della zona industriale. Ha affermato l'utilità della messa in sicurezza della Pontina che costerà sei volte di meno di quello dell'autostrada, ma se si continuerà sulla cattiva autostrada, al popolo non resterà che scendere in piazza.
L'assessore Refrigeri, nel giustificare l'operato della Giunta, ha riassunto i passaggi salienti che hanno portato all'approvazione del progetto dal 2011 con la pre gara, le successive tre decisioni del CIPE, l'allegato 11, il pronunciamento dell' ANAC e ha ricordato che il ministro Lupi pose un diktat alla Regione: sostenere l'autostrada, altrimenti i soldi venivano spostati ad un'altra opera in Lombardia. Insomma, nessuna apertura alle nostre istanze.
L'ultima parola l'ha presa il portavoce del Comitato No corridoio, Alunni, che ha denunciato che così facendo la Giunta Regionale rimane arroccata nel sostenere la devastazione e come un “muro di gomma”, continua a rifiutare, come tutte le amministrazioni che si sono succedute, il confronto attivo e proficuo, con le realtà territoriali e le istituzioni locali. Tale cieco atteggiamento, ha concluso, Alunni - ci poterà ad essere conseguenti e all'utilizzo di tutti gli strumenti di contrasto a nostra disposizione, fino ad arrivare alla strenua ecoresistenza frontale contro l'apertura dei cantieri.
Roma, 2 Febbraio 2016
Un muro di gomma, d'asfalto e di cemento! Questa è in sintesi la conclusione dell'incontro che per la prima volta e con una sola voce unitaria contro la devastazione dell'autostrada/bretella a pedaggio, una delegazione socio-istituzionale, composta dai rappresentanti dei nostri Comitati, dai Sindaci di Pomezia e Ardea, dall'Assessore all'Ambiente del Comune di Cori, dal prof. Tamburrino, si è vista rispondere dall'Assessore Refrigeri e dal Presidente di Autostrade del Lazio, avv. Stajano.
Il Portavoce del Comitato No corridoio, Alunni, ha chiesto di sapere a che punto era l'iter del progetto autostradale. L'ing. Stajano rispondeva che le procedure di gara si concluderanno nei prossimi giorni-settimane, con l'assegnazione provvisoria dell'opera.
Nel prendere la parola, l'ing. Tamburrino, per svuotare le ragioni dell'inutile autostrada, illustrava i dati di Eurostat sul trasporto merci, passeggeri e del consumo energetico, a dimostrazione di un considerevole riduzione negli ultimi anni delle percentuali complessive. Inoltre, metteva in evidenza i dati dello studio trasportistico ufficiale di cui sottolineava l'80% del traffico pendolare in entrata a Roma, solo l'8% verso l'Appia e il 12% verso la Roma-Fiumicino. Il numero di macchine/ora di punta che veniva calcolato nelle 2.600 attuali e nelle 4.200 all'entrata in esercizio dell'autostrada. Considerato che nella delibera, la verifica dei flussi di traffico si dovrà fare ogni 5 anni, se i volumi di traffico si attesteranno a numeri più bassi di quelli preventivati, questo sarà addebitato al rischio d'impresa o interverrà in soccorso ai privati lo Stato come per la BREBEMI?
La risposta dell' avv. Stajano è stata lapidaria: “Questi dati vanno interpretati”. Invece, la risposta, incredibile per leggerezza, di un' altro tecnico di Autostrade del Lazio, ing. Soccolato, è stata che non avendo i documenti a portata di mano, farà avere il tutto, nei giorni seguenti...
Nel suo intervento, il Portavoce Nocorridoio, Alunni, ha elencato tutti i pesanti e i negativi impatti socio-ambientali-economici dell'opera sui cittadini, sui pendolari, sugli agricoltori e sull'ambiente. Ha sottolineato la continua traumatica insicurezza della Via Pontina, con i suoi incidenti, i suoi morti, i suoi costi sociali. Ha continuato nel denunciare che i benefici saranno solo per le Imprese private e i costi per i cittadini che si troveranno costretti a pagare il fardello del pedaggio, con la beffa di continuare a fare file interminabili. Ha denunciato anche l'immobilismo del TAR del Lazio che, dopo aver rigettato la nostra richiesta di sospensiva, dopo due anni non ha messo ancora in calendario la prima udienza di merito del nostro Ricorso. Per questi motivi, ha fatto un estremo appello all'Assessore, di bloccare l'iter dell'opera e contestualmente, aprire un percorso partecipativo per ascoltare e discutere con i cittadini.
Il Portavoce del Comitato No bretella, Bisini e l'Assessore all'Ambiente di Cori, Zampi, hanno denunciato l'impatto sul monumento naturale del lago di Giulianello, sulla Via Francigena del Sud, sulle attività agricole di eccellenza (vite, ulivi) che insieme al turismo, l'amministrazione vuole rilanciare considerato il crollo e la chiusura delle attività industriali.
Il Sindaco di Pomezia, Fucci, ha dichiarato che l'autostrada non serve al territorio e alle sue economie. Nel chiedere di fermare l'assegnazione del progetto autostradale ha dichiarato che se c'é la volontà politica questo si può fare. Ha portato come esempio la modifica del progetto finanziato dalla RFI sul suo territorio.
Il Sindaco di Ardea, Di Fiori, ha denunciato l'assenza di qualsiasi confronto con la Regione, l'impatto su zone storiche come “Caronti”, l'isolamento della città e di quel che rimane della zona industriale. Ha affermato l'utilità della messa in sicurezza della Pontina che costerà sei volte di meno di quello dell'autostrada, ma se si continuerà sulla cattiva autostrada, al popolo non resterà che scendere in piazza.
L'assessore Refrigeri, nel giustificare l'operato della Giunta, ha riassunto i passaggi salienti che hanno portato all'approvazione del progetto dal 2011 con la pre gara, le successive tre decisioni del CIPE, l'allegato 11, il pronunciamento dell' ANAC e ha ricordato che il ministro Lupi pose un diktat alla Regione: sostenere l'autostrada, altrimenti i soldi venivano spostati ad un'altra opera in Lombardia. Insomma, nessuna apertura alle nostre istanze.
L'ultima parola l'ha presa il portavoce del Comitato No corridoio, Alunni, che ha denunciato che così facendo la Giunta Regionale rimane arroccata nel sostenere la devastazione e come un “muro di gomma”, continua a rifiutare, come tutte le amministrazioni che si sono succedute, il confronto attivo e proficuo, con le realtà territoriali e le istituzioni locali. Tale cieco atteggiamento, ha concluso, Alunni - ci poterà ad essere conseguenti e all'utilizzo di tutti gli strumenti di contrasto a nostra disposizione, fino ad arrivare alla strenua ecoresistenza frontale contro l'apertura dei cantieri.
Roma, 2 Febbraio 2016
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