I cittadini scrivono a Zingaretti per chiedere la cancellazione del progetto. E propongono: “piuttosto si metta in sicurezza la Pontina e si rafforzino i trasporti pubblici esistenti”
“In campagna elettorale Lei parlò di messa in sicurezza della statale Pontina e non si espresse a favore dell’autostrada. Ma poi non ne chiese il ritiro, come oggi hanno fatto l’Ance e Acer. Si impegnò perfino, come primo atto della sua Giunta, a promulgare una legge sulla partecipazione dei cittadini alle scelte politiche istituzionali”. Inizia così la lettera aperta che il portavoce del comitato ‘No corridoio Roma Latina’, Gualtiero Alunni, ha indirizzato al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Una missiva che invita e sfida il Governatore in un incontro pubblico per confrontarsi sulla Roma Latina, il progetto autostradale tra le due città che il Comitato vuole scongiurare a tutti costi.
L’opera è faraonica, quanto osteggiata da molti cittadini. Se ne parla da anni: con la giunta Storace prese il nome di Corridoio tirrenico meridionale. Il successore Marrazzo ne modificò in parte il tracciato, diventando così Corridoio integrato intermodale. Infine, con la maggioranza di Renata Polverini, l’opera diventa un’autostrada a pedaggio A12 Roma (Tor De Cenci) Latina con la bretella tra Cisterna e Valmontone. “Tutte amministrazioni regionali – sottolinea il comitato – unite nel voler costruire un’opera inutile e costosa”. Accade così che la lunga colata di asfalto e cemento potrebbe devastare parte dell’Agro romano e pontino. Sarebbero interessati i quartieri romani di Tor de Cenci, Tre Pini, Vitinia e Torrino Mezzocammino. Centinaia gli ettari a rischio esproprio e decine le case eventualmente da abbattere. Stessa sorte per il Parco di Decima Malafede che finirebbe sventrato. E poi c’è da considerare il forte impatto ambientale sull’area golenale del Tevere, sulla riserva del Litorale romano, sul lago di Giulianello e sulle colture locali pontine.
“Ai pendolari si vende l’illusione che l’autostrada risolverà l’accesso a Roma, ma così non sarà – dice Alunni – si continueranno a formare serpentoni di lamiere lungo l’autostrada A12-Roma (Tor de Cenci) – Latina. Le uniche vere opere che rispondono agli interessi delle comunità locali, risiedono nella riduzione dei flussi, che si può fare pianificando un’alternativa intermodale ecocompatibile: realizzare la metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea, migliorare la rete ferroviaria pontina, costruire parcheggi di scambio alle stazioni, mettere in sicurezza tutta la statale Pontina per salvare vite umane (560 morti e centinaia di feriti e invalidi negli ultimi 20 anni)”.
Il Movimento dei Comitati ‘No corridoio’ e ‘No bretella’ è mobilitato: ha raccolto firme per una petizione popolare. Supportato da associazioni, comitati, partiti, istituzioni locali, ha chiesto alla Regione il ritiro del progetto autostradale e la messa in sicurezza della Pontina. E non si fermano. “Se necessario – assicurano – presenteremo un esposto alla Commissione europea affinché apra un procedimento contro l’Italia per violazione delle direttive Via e Habitat”. Ma intanto, in mancanza di partecipazione regionale, le assemblee proseguono. Così come gli inviti agli assessori regionali e al Presidente Zingaretti. Tutti rigorosamente andati a vuoto.
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venerdì 29 agosto 2014
Art:...I Comitati si oppongono al progetto
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