16 Ottobre 2013
Incontro con l'Ass.re alla
Trasformazione Urbana del Comune di Roma Capitale
Prof. Giovanni Caudo
Dopo la consegna della
nostra documentazione sulle criticità e le proposte alternative,
abbiamo chiesto all'ass.re di spiegarci la risposta ricevuta via
email, alla nostra richiesta di incontro.
Caudo: diversi anni fa
(periodo Giunta Storace) avevo scritto in un libro del WWF che si
chiama “la cattiva strada” due articoli quando voi facevate la
manifestazione di Latina. In particolare, contro le grandi opere, la
legge obiettivo e sul corridoio tirrenico meridionale e quindi
conosco benissimo l’impatto di questa cosa e sono assolutamente
d’accordo su tutte le cose che il vostro Comitato ha detto. Questo
paese non ha un’idea chiara, e sono d’accordo sulla
contraddizione, si dicono delle cose e se ne fanno altre. Io non so
come con questa scelta si può governare, c’è una contraddizione e
c’è un peso fortissimo dell’Anas sulle scelte che fa il Cipe,
più dei ministeri. L’Anas vive con gli appalti nazionali, è una
lobby vera e propria e vi girano interessi fortissimi. Al di la dei
ministri e dei sottosegretari, il ruolo dell’Anas è straripante.
Ho preso possesso della
carica il 1 Luglio e l'8 arriva la richiesta della Regione di non di
prendere una decisione perché era già stata presa, ma di esprimere
un pensiero e una veduta su questo progetto che è già fatto e
finanziato nell’agosto del 2012 e che secondo la Regione non è
discussione. Se noi guardiamo le cose che voi state dicendo (ndr
Comitato), di fare una battaglia per orientare le scelte in modo che
questa autostrada non si faccia, io sono assolutamente d’accordo,
ma allo stesso tempo vi devo dire che la cosa così come è stata
confezionata dall’Anas e in parte dal Cipe, non ha margine secondo
loro…è fatta così! L’hanno approvata nel 2012 e finanziata nel
2013. Mi trovo d'accordo ad aprire un percorso partecipativo con i
soggetti sociali e i cittadini che stanno nell’area, perché questa
cosa di escludere i cittadini dalle decisioni è stata fatta
volutamente. Nonostante tutto penso che ci siano margini per non
farla fare. Comunque è stata tenuta questa mini Conferenza dei
Servizi ed abbiamo espresso, non tanto le condizioni, ma una serie di
prescrizioni. Noi abbiamo posto come amministrazione l'elemento, che
se si deve fare, si dia priorità al tratto non da Tor de Cenci a
Latina, ma tra il GRA e Latina, invece il tratto che va dal
collegamento da Tor de Cenci a Fiumicino faccia parte di una seconda
fase che apra ad una ridefinizione della progettazione di quel
tratto. Le cose che dite voi sui flussi, per quanto non sono un
tecnico dei trasporti, sono giuste, ma se io faccio due grandi
autostrade (ndr Roma-Fiumicino e Roma-Latina) che vanno in un polo di
attrazione che è Roma, la bretella che le collega non può avere lo
stesso carico delle due autostrade (Alunni: loro parlano del traffico
da Civitavecchia verso l'A2...). Chi viene da nord e chi viene da sud
ha intanto come bacino di arrivo Roma, poi ha anche il bypass, ma il
bypass può essere di una sezione più piccola. Quindi noi abbiamo
detto:
- Priorità al tracciato da Roma a Latina, prolungandolo al GRA e non solo fino a Tor de Cenci;
- Seconda fase, il tratto A12-Tor de Cenci va riprogettato, va ridefinita la sezione, quindi aprire alla possibilità di modificare il progetto non mettendolo in gara come approvato il 2/8/13;
- Terzo elemento, non ci va bene lo svincolo sulla V. Cristoforo Colombo perché porta il traffico allo svincolo degli oceani (EUR) e quindi in realtà tutto confluisce allo stesso punto aumentando l'ingorgo.
- Quarto elemento nella auspicata riprogettazione (tratto A12_Tor de Cenci), quello che ci interessa è lo svincolo con la via del mare e ostiense, con l’obbligo di adeguare fino al GRA, la Via Ostiense-Via del Mare, in modo tale da poter scaricare la direttrice verso Roma fuori dall’Eur.
In
ogni caso, se questa cosa dovesse andare comunque in porto e ripeto,
per noi non è detto, perché se c’è un’attività di
partecipazione su questo tema e ne segnaliamo la necessità, poi
questi soldi in effetti non ci sono tutti, bisogna riorientare queste
risorse diversamente, secondo me la partita è ancora aperta. Bisogna
capire cosa ha in testa la Regione, quali sono gli obblighi che in
qualche modo ha preso. Posso capire, e l’ho scritto, che questa
autostrada non ha molto senso nella visione complessiva.
Questo
paese è uno strano paese, su questa cosa dei flussi sono d'accordo
con voi. Però qui non dobbiamo intenderci sui principi, sui principi
noi ci intendiamo. Concretamente cosa possiamo fare. Io vi ho
raccontato, sulla base di un progetto che era stato presentato come
approvato concretamente cosa è possibile fare. Sganciare le due
operazioni (bretella e autostrada Roma-Latina) e fare in modo che
questo tratto che per me è più problematico possa essere
riaffrontato con una definizione progettuale tenendo conto di tutto
quello che noi potremmo dire da qui a quando questa cosa acquisti una
parvenza di ufficialità che secondo me ancora non ce l’ha e perché
in ogni caso la parte progettuale di questo tratto deve essere
ripensato sulla base di quello che vi ho rappresentato. Questo
margine ce lo siamo determinato, ce lo siamo costruito e nel momento
che uno fa una sezione diversa, il tracciato può anche essere
diverso, perché non è che hanno cominciato gli espropri. Se io
faccio una sezione diversa perché questa cosa sia più adeguata alla
orografia del sito, mentre oggi se ne disinteressa totalmente, perché
se si fa una strada di quel tipo con una determinata velocità, è
chiaro che non si prende in considerazione la morfologia del suolo,
quindi se io riduco la sezione, riduco le caratteristiche e posso
essere più aderente al terreno. Ma al di la di questo, che è la
parte tecnica che secondo me in questo momento è prematura, la cosa
importante è aprire un vulnus tra la consequenzialità di questi due
elementi, che non c’è, perché la consequenzialità è subordinata
al fatto di una riprogettazione di questo elemento e per questo
abbiamo chiesto sganciarli essenzialmente. Quindi, secondo me c’è
lo spazio, la possibilità perché l’autostrada venga ridiscussa e
venga in qualche modo, prima affievolita, e poi forse si arriva a
smontarla (Alunni:si può arrivare a cancellarla!), si anche a
cancellarla, se ce la facciamo con la partecipazione, vuol dire
entrare in questo varco e dire questa cosa…quindi noi abbiamo messo
la priorità tra GRA e Latina, se si deve fare questa cosa, e su
questo (bretella) se ci sarà una riprogettazione (Peppicelli: lei è
disponibile ad aprire un percorso di partecipazione con i cittadini o
GRA-Latina è un discorso chiuso?)…come comune di Roma possiamo
ragionare GRA-Castel Romano, che senso ha discutere su Castel
Romano-Latina se la Regione ha intenzione di farla, compete alla
Regione (Alunni: noi abbiamo avuto l’adesione dei Comuni sul
tracciato, con Roma non l’abbiamo avuta, quindi poi possiamo fare
un collage, no? Anzi, potremmo fare un’iniziativa pubblica…Pomezia
è contraria, ed è subito dopo Roma, Ardea è contraria, quindi...
)…io sul tratto di Roma non ho problemi a dire che siccome il
tratto che ci interessa è di adeguamento della Via Pontina fino al
GRA, se il progetto si configura con queste caratteristiche può
andare avanti, quindi posso auspicare che questa caratteristica
prosegua anche dopo, invece di fare l’autostrada (Peppicelli: la
cosa importante è evitare lo sfondamento di Castel di Decima e del
SIC, si fa l’adeguamento correggendo la curvatura, e quindi non si
creano danni, se si vuole fare l’autostrada si entra per
forza…)…non sono un tecnico, però certo, se hanno presentato un
progetto da cui hanno avuto i pareri …(Alunni: le diamo il parere
del Ministero dei beni culturali con tutte le prescrizioni, 40 pagine
di prescrizioni)..ecco questo ci aiuta a dire quello che dicevo
prima. Mi è arrivata la partecipazione da parte di Anas per la parte
da Tor de Cenci – A1 (GRAbis), ma su quello faccio lo stesso
discorso…non mi serve! Passa a 300 mt dal GRA! non darò mai
l’approvazione. Sulla partecipazione massima disponibilità, vi ho
raccontato quello che è stato possibile fare a 7 giorni
dall’insediamento dove ti dicono questo è il progetto approvato
nel 2012. Dobbiamo mettere un finanziamento della Regione su questa
cosa…(segue l’invito di Alunni per un’iniziativa con tutte le
istituzioni ed i cittadini). Disponibilità di Caudo.
Caudo:…i
soldi non ci sono, ci sono ancora margini, perché la partecipazione
quanto meno mette in discussione quello che sembra già dato, ma che
non è. Significa aprire gli spazi per tornare indietro, ripensarci.
Quante volte su cose approvate si è tornati indietro (Peppicelli: se
Roma e Regione hanno lo stesso colore politico decidono una linea di
avere subito quei soldi per la messa in sicurezza e si risolve un
grosso problema).. perché non succede questo? Perché c’è l’Anas!
Per questo la partecipazione è importante! “
17
Ottobre 2013
Incontro con l'Ass.re alle Infrastrutture della Regione Lazio
Fabio Refrigeri
La
nostra delegazione ha consegnato le lettere dei Sindaci di Pomezia,
Ardea, Cori e del Presidente del IX Municipio di Roma e l'appello
sottoscritto da decine di realtà sociali e istituzionali. Chi
pensava di avere buone nuove è rimasto deluso. Difatti, l'ass.re ha
rivendicato l'assenso dato al Ministro Lupi di approvare il 2/8/13 la
delibera CIPE dell'autostrada a pedaggio (tratto A12-Tor de Cenci),
affermando che si è scampato il pericolo di perdere i soldi
stanziati. Gli abbiamo ricordato che la minaccia del Ministro era di
spostare i soldi su altre opere stradali in Lombardia, ribadendogli
che bastava essere coerenti con le promesse elettorali e chiedere lo
storno per l'adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina. Alla
nostra domanda di sapere se vi erano comunque altre proposte di
modifica, l'ass.re non si è sbilanciato, asserendo che si doveva
studiare l'assetto complessivo e le ricadute come sull'aeroporto di
Fiumicino, nonché andare a confrontarsi con i Sindaci e in
particolare con quello di Roma. E ancora, abbiamo chiesto un percorso
partecipativo proponendo tre assemblee territoriali. La risposta è
stata affermativa, ma alla domanda di bloccare nel frattempo l'iter
amministrativo (leggi pubblicazione in GU), ci ha risposto che i
tempi sono lunghi, perché il ministro non ha ancora firmato il
decreto, dopo di che, il tutto verrà trasmesso alla Corte dei Conti
per la regolarità contabile che dovrà dare il nulla osta o il
diniego. In conclusione, abbiamo chiesto il famoso tavolo, perché
era evidente che la “chiacchierata” non aveva portato a nulla di
efficace. L'ass.re ha ribadito che rimane a disposizione per
ulteriori incontri...
Report
a cura del Comitato No Corridoio per la Metropolitana Leggera
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